WhatsApp Image 2025 10 25 at 11.32.23In occasione del Giubileo della Speranza, la Comunità della Parrocchia di Sant’Antonio d’Arcella desidera celebrare con particolare affetto e gratitudine la memoria liturgica di una donna che da otto secoli è segno di fede e di speranza per i credenti a Padova (e non solo!): la beata Elena Enselmini.

Come è noto, la beata Elena riposa dal 1957 nel Santuario di Arcella. Dopo alcuni spostamenti sviluppatisi nei secoli con le varie sedi monastiche delle Clarisse in Padova, Elena è tornata nel luogo originario che la vide Clarissa della prima ora francescana nel piccolo Monastero dell’Arcella, fondato – secondo la tradizione – da san Francesco nel suo passaggio in Padova nel 1220.

Elena visse santamente l’esperienza monastica clariana ed ebbe la grazia di conoscere frate Antonio “da Lisbona” nel suo tempo di attività a Padova tra il 1230 e il giugno 1231, quando il 13 giugno incontra Sorella Morte e il Signore risorto (“Vedo il mio Signore”) proprio nei pressi del monastero clariano edificato vicino il conventino dei frati che ospitò Antonio giunto esanime da Camposampiero.

WhatsApp Image 2025 10 25 at 11.32.23 1Secondo la fonti storiche nacque un’amicizia spirituale tra la monaca Elena e il grande predicatore e difensore dei Poveri, Antonio… ormai “di Padova” per l’affetto e la stima attribuitigli dai padovani. Gravata da salute inferma in giovane età, Elena riceveva consolazione nelle attenzioni fraterne di Antonio, e offriva a Dio i suoi patimenti per accompagnare la missione di Antonio.

Elena vive alcuni mesi dopo la morte di Antonio: il 4 novembre 1231 infatti porta a compimento la sua esistenza terrena. Da subito viene colta come segno di fede e speranza per i cittadini che ne esaltano la figura di santità accompagnata da grazie particolari. La beatificazione canonica giungerà nel 1695.

Le virtù cristiane espresse da Elena la fanno patrona dei malati e sofferenti, luce di fede e speranza nell’attraversare la malattia come esperienza di testimonianza cristiana.

Giovedì 6 novembre, giorno della memoria liturgica in città e diocesi, le Comunità parrocchiale e francescana dell’Arcella desiderano celebrare in modo più solenne questa presenza silenziosa ma operosa. Alle ore 18.00 in Santuario – luogo giubilare in Padova – Santa Messa con preghiera giubilare finale presso l’urna che conserva il corpo della Beata.

Per l’occasione presso l’urna della santa verranno esposte due riproduzioni fotografiche di due piccoli preziosi documenti manoscritti rinvenuti nella primitiva sepoltura: il primo attestante l’identità del corpo contenuto nel feretro e i dati essenziali della sua vita e morte; il secondo attesta la realizzazione della seconda cassa lignea nel XVI secolo per commissione delle monache clarisse di allora. I documenti originali sono conservati presso l’Archivio provinciale dei francescani conventuali a Padova (vd. FraNoi n.5).

Sarà l’occasione anche per ricordare i 20 anni di vita della “Casa Beata Elena Enselmini”, opera di Carità pensata dai frati e Parrocchiani d’Arcella, a favore dei malati e loro parenti e accompagnatori che devono soggiornare a Padova per le cure prolungate nei noti poli ospedalieri. Per tale evento è nato il sito internet dell’opera: https://casabeataelena.blogspot.com . Un modo per ringraziare i volontari che collaborano alla conduzione dell’opera e ringraziare la beata Elena per la sua provvidente protezione per gli ospiti e volontari.

Vi aspettiamo!

I frati dell'Arcella

https://santuarioarcella.it/evento/beata-elena-testimone-di-speranza-nel-giubileo/ 

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