Altre due "cartoline di viaggio" mandate dal Provinciale, corredate di foto, dalle visite precapitolari alle fraternità di Como e di Milano:

Como, convento e parrocchia S. Antonio di Padova
Como la chiesa da Casamica e oratorio
Non è proprio "quel ramo del lago di Como" di manzoniana memoria, ovvero quel di Lecco, ma in quello del capoluogo che sorge, in periferia, in zona Camerlata, su un altura, il nostro convento cui è affidata dal 1941 la cura di una parrocchia che oggi conta 1900 anime e un santuario -molto frequentato il sabato e la domenica- dedicato al caro Santo. Chiunque sa che qui, ogni giorno, trova in confessionale un frate, la possibilità di una parola e del perdono. I frati sono cinque: Marco, Giovanni, Valentino, Ivo, Cosma.

Peculiarità della nostra presenza è, accanto alla parrocchia, il servizio al vicino carcere "Bassone", 450 detenuti, ministero garantito, a nome dei frati e della diocesi, dal "cappellano" fra Giovanni. Proprio in nome di questo servizio e della sensibilità suscitata negli anni, dal 2004, accanto agli spazi conventuali, frati e parrocchiani, hanno tirato su "Casa amica" per accogliere detenuti in permesso (premio, fine pena, fase di re-inserimento, loro familiari in visita) accrescendo nel tempo accoglienza ed accompagnamento, sviluppando il discernimento anche per altre emergenze (come quella attuale dei profughi).
Il santuario, intitolato a S. Antonio, costituisce l'altra peculiarità: tanto da zone vicine quanto da altre lontane in tanti -grazie al Santo e ai suoi frati- s'incontrano con il Signore: eucarestia, perdono, catechesi, sensibilizzazione sulle opere di misericordia (secondo la verità del binomio che caratterizza la vita del Santo: Vangelo e Carità).
a Te la nostra lode i frati di Como alle lodi


Milano, convento e parrocchia B. V. Immacolata e S. Antonio
Milano dal convento la chiesa e un po di oratorio
In viale Corsica 68, nella zona est della città di S. Ambrogio è situata la nostra presenza di frati minori conventuali. C'erano solo campi quando con tanto coraggio i "nostri padri", presenti dal 1928 in questo lembo di terra, che sempre più -accanto ai milanesi- ospitava gente del mezzogiorno e da altre regioni, tirarono su l'imponente chiesa intitolata all'Immacolata e a S. Antonio: doveva, nei progetti, riprodurre la basilica del Santo di Padova in terra lombarda. È ampia, slanciata con le sue cupole, spaziosa con i suoi altari laterali, mentre il mosaico che troneggia nel catino absidale racconta l'amore dell'Ordine francescano per l'Immacolata. Siamo in una grande città e i numeri sono elevati: più di undicimila i residenti in parrocchia (che fa parte di uno dei 22 decanati della città, esattamente il decanato Romana-Vittoria che da solo conta 120mila abitanti); molteplici le attività, i gruppi di catechesi e di formazione che hanno come cuore pulsante il grande e vivace oratorio intitolato ad un altro santo confratello, S. Massimiliano M. Kolbe, martire della carità ad Auschwitz nel 1941 (Oratorio Kolbe). Gli spazi, il giardino per tutti, i campi da gioco e la palestra sono un bene primario da queste parti e completano bene l'offerta educativa.

I frati sono sei –Franco, Marcello, Giambattista, Ermanno, Luca e Matteo- e ognuno copre una fetta di campo dando il meglio nel servizio affidato, con disponibilità al gioco di squadra.
C'è un mix di Italia in questa ex periferia, tra i milanesi nativi e quanti sono sopraggiunti da tutta la penisola nei tempi andati e l'attuale fenomeno migratorio: così la parrocchia diventa laboratorio di accoglienza, soprattutto annunciando-celebrando-vivendo il mistero del Signore Gesù nello stile della fraternità francescana.
Milano interno chiesa

*Nelle nostre presenze di Como e Milano (idem ...per tutte!) non sono tutte "rose e fiori", come si dice, non mancano i problemi e le preoccupazioni, talvolta nemmeno qualche conflitto che prima o poi trova la via del dialogo e della pace. Tra i vari aspetti positivi c'è il camminare assieme frati e laici (ho colto consigli pastorali affiatati); c'è la possibilità di vivere da frati in parrocchia, armonizzando la vita della fraternità -un tratto costitutivo della nostra identità- con i suoi momenti (la preghiera comunitaria, trovarsi assieme a pranzo-cena, darsi spazi formativi e ricreativi,...) e il servizio alla comunità parrocchiale. Una full immersion con passione. A lode di Dio e dei suoi servi, i confratelli che lavorano sotto il cielo di Lombardia.

P. Giovanni Voltan, Ministro Provinciale

(La visita canonica avrà uno stop la prossima settimana motivo della convocazione in Assisi dei ministri provinciali d'Italia di tutta la Famiglia francescana: Minori/Cappuccini/Conventuali/ Terz'Ordine Regolare. Vi ricordo ai Santi Francesco e Chiara)
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