Brescia chiostro trecentesco
Dal 29 febbraio al 5 marzo il Ministro Provinciale ha visitato gli ultimi due conventi della zona lombarda. Ci rende partecipi della visita con questa puntata del suo personale "diario di viaggio" tra le comunità, in vista del prossimo Capitolo:


BRESCIA
Brescia chiesa di S. Francesco dAssisi chiesa giubilareConvento San Francesco d'Assisi, Chiesa conventuale e Postulato. Nella città lombarda la presenza francescana risale ai tempi dello stesso San Francesco. La stupenda chiesa eretta nella metà del Duecento ed intitolata al Poverello racconta la presenza dinamica nel cuore della città ove i frati, dopo le soppressioni del XIX secolo, sono tornati nel 1928.
La comunità attuale è composta di undici frati: Giancarlo, Mariano, Giorgio, Paolo, Annibale, Silvano, Alessandro, Demetrio, Salvatore, Michele ed Eric (confratello ghanese, in Italia per apprendere la lingua e far esperienza di fraternità). Un mese fa un caro confratello della comunità, fr. Olindo, veniva a mancare dopo una lunga malattia: la collaborazione di tutti i frati e di amici laici gli hanno permesso di morire a casa, in convento.
Il servizio offerto dai frati alla città e alla diocesi è quello dell'accoglienza e della misericordia: chi va al "bel San Francesco" trova sempre qualche frate in confessionale, le liturgie curate, la predicazione e la catechesi, la possibilità di un ascolto. Capitando per la visita in quaresima, ho trovato alcuni momenti pensati dai frati per i tempi "forti" e offerti a tutti: la "cena povera" del lunedì (s. messa, vespri, cena del refettorio del convento consumata insieme a pane a acqua, ascolto di una testimonianza). Al venerdì c'è invece la "preghiera in pausa pranzo", una sosta offerta a chi lavora e tra le 13 e le 13.30 riesce a venire in chiesa per l'ascolto della Parola e di una piccola riflessione.
Da anni il convento di Brescia ospita il Postulato. I postulanti sono giovani che "postulano"=chiedono di diventare frati.Brescia interno della chiesa di SFHanno conosciuto in modi diversi i frati (alcuni, come primo contatto, via internet: www.vocazionefrancescana.org). Dopo un percorso di accompagnamento vocazionale, vivono a Brescia i primi due anni del loro ingresso nell'Ordine: tempo prezioso per fare esperienza confrontandosi con la vita reale dei frati e per continuare il discernimento, grazie anche a momenti di studio e di servizio caritativo tra i poveri. Attualmente sono sei i giovani postulanti: Emanuele, Francesco, Luca, Alessandro, Matteo ed Andrea. Sono accompagnati dal rettore, fr. Alessandro, coadiuvato dai frati Silvano e Michele.
In un cappella della chiesa è sepolto il Servo di Dio fr. Giacomo Bulgaro (+ 1967), umile frate bresciano distintosi per un grande amore al Signore vissuto verso i poveri incontrati nel servizio di portinaio del convento (www.fragiacomo.net). Ed è sempre la lezione francescana dei semplici, di quanti servono il Signore in letizia e povertà. Già, quei fratelli buoni cui vorremmo tutti assomigliare...
Brescia visione dallalto

GAZZOLO DI LUMEZZANE (BS)
Gazzolo-Bs chiesa parr. di S. Antonio di PadovaLasciata Brescia, sono facilmente arrivato a Gazzolo, frazione di Lumezzane (Bs), città di 23mila abitanti, distesa sulla Val Gobbia, valle laterale della Val Trompia, "regno" del tondino. Che ci fanno i frati in questa piccola frazione che conta mille anime, una parrocchia da poco entrata nell'unità pastorale che accoglie le sette parrocchie di Lumezzane? La risposta viene dalla storia: è la patria di p. Antonio Bolognini (+ 1942), primo ministro provinciale della rinata Provincia Patavina, il frate che dopo le pesanti soppressioni, ad inizio del Novecento, prese con lungimiranza le redini della piccola e stremata Provincia, facendola, poco a poco, ripartire e rifiorire. I frati sono quattro: Franco, Francesco, Angelo ed Antonio. Pur essendo una realtà piccola il ministero è vivace a motivo delle iniziative che spesso trovano nell'oratorio il punto di incontro e ritrovo (incontri vari, catechesi, sport, feste, appuntamenti della parrocchia e dell'unità pastorale). I laici mi hanno riferito che lo stile di conduzione della parrocchia da parte di una comunità di frati fa la differenza e aiuta loro stessi nel cammino di persone sposate.
Gazzolo-Bs conventooratorio cappella asilo impianti sportiviCosì, contemplando Lumezzane dall'alto dei monti che fan da spartiacque tra la Val Trompia e la Val Sabbia, mi è venuto da pensare che noi frati stiamo bene un po' dappertutto: nel cuore di una città cercando di vivere il Vangelo, accogliendo i molti che vengono da più parti; in una parrocchia di periferia in compagnia di una comunità cristiana, facendo strada assieme.
Prima di partire sono passato per il cimitero ove sono sepolti quattro frati (per i confratelli che mi leggono: sono i pp. Bolognini, Polotti, Zanfabro e Sartor). Ho così concluso la visita ai vivi e ai defunti a Lumezzane. Ed anche ai quattro conventi della terra lombarda.
A lode di Dio, del suo Servo Sant'Antonio che, come ministro provinciale percorse le valli bresciane per visitare i frati ed annunciare il Vangelo. E dei buoni frati presenti in queste comunità.
Gazzolo-Bs cappella feriale
fra Giovanni, Ministro Provinciale
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