20190425 padreplacidocortese-orgUn sito internet dedicato al Servo di Dio P. Placido Cortese: www.padreplacidocortese.org
Confermato il “ritratto” di Padre Placido in una lettera finora inedita

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Nel pomeriggio del prossimo 25 aprile, nella sala dello Studio Teologico al Santo, verrà presentato ufficialmente il nuovo sito internet sulla figura del Servo di Dio p.Placido Cortese. Nel nuovo strumento web saranno disponibili, oltre a molte immagini di padre Placido, la sua biografia, una selezione di letter e e vari scritti, la presentazione delle pubblicazioni che lo riguardano, nonché alcune testimonianze significative. Anche i principali eventi, passati e futuri, su Padre Placido troveranno ampia eco nel sito.

L’incontro si aprirà con una relazione dello storico Patrizio Zanella su: “Il contributo del clero di Padova durante la Resistenza”. Seguirà la presentazione del sito internet da parte del curatore Paolo Damosso, che già aveva condotto la regia del filmato “Il coraggio del silenzio – Padre Placido Cortese” nel 2006.

La S. Messa in basilica alle ore 18 e la preghiera presso il suo Memoriale-Confessionale, concluderà l’evento.

La figura di Padre Placido Cortese continua a stupirci ed è oggetto di interesse e di attenzione per quanti ne vengono a conoscenza. Come puntualmente accade per i ragazzi e i giovani, in occasione della Giornata della memoria che si celebra a fine gennaio, grazie agli incontri organizzati da alcuni Istituti scolastici. È accaduto anche quest’anno.
A Thiene (Vicenza), presso il teatro comunale (25 gennaio), dove sono confluiti 450 alunni delle scuole medie inferiori del circondario, accompagnati dai loro insegnanti. L’équipe del Centro Francescano Giovani, con un sussidio video, hanno raccontato la storia di Padre Placido, ascoltata con visibile partecipazione.
E così anche a Limena (Padova), dove è stato messo a dimora nel locale “Giardino dei Giusti” un albero in memoria di Padre Placido, con la presenza del Vicepostulatore, delle Autorità comunali, dei figli di Lidia Martini, collaboratrice e preziosa testimone del coraggio del nostro Servo di Dio, ma soprattutto dei ragazzi del locale Istituto comprensivo che, ben preparati dagli insegnanti, hanno saputo “raccontare” Padre Placido.
Analoga esperienza si è ripetuta a Noale (Venezia) il 6 febbraio, con l’intervento dei frati del CFG, ed anche durante il Meeting Francescano Adolescenti del 9-10 marzo, dedicato ai “Testimoni di pace”: significativi i “Mi piace” lasciati dai ragazzi dopo aver visitato, in basilica, il Memoriale-Confessionale di Padre Cortese. Uno per tutti: “Padre Placido è un grande!”.

Stupore e commozione non mancano quando riemerge dagli archivi qualche documento che riguarda il nostro caro confratello. Come la lettera di padre Stefano Fogale (1910-1975), rintracciata nelle scorse settimane presso il CASREC, Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea dell’Univer sità degli Studi di Padova.

Nella lettera, datata 12 aprile 1964, padre Fogale, frate del Santo e per molti anni segretario particolare di ministri provinciali e rettori della basilica, risponde ad una richiesta di don Guerrino Gastaldello, attivo durante la Resistenza e cappellano di una formazione di Partigiani cattolici, che chiedeva informazioni sull’opera svolta da Padre Cortese, ricorrendo in quell’anno il ventennale della Resistenza. Padre Stefano fu tra ultimi che videro Padre Cortese poco prima della sua cattura da parte della Gestapo, l’8 ottobre 1944. Si tratta di un prezioso documento, che – pur non aggiungendo novità di rilievo a quanto già conosciamo – traccia con poche ma significative pennellate un bellissimo ritratto del Servo di Dio.

Scrive padre Stefano Fogale:

Convento del Santo – Padova, 12 aprile 1964
Monto Reverendo e carissimo don Guerrino,
ho ricevuto la Sua graditissima, con la circolare per il ventennio della Resistenza da parte dell’Associazione Volontari della Libertà.
Lo scopo è buono, perché si propone di mettere nella giusta luce l’opera dei Sacerdoti e dell’Azione Cattolica.
Non le nascondo però che per me è molto difficile scrivere sul nostro caro P. Cortese, strappatoci l’8 ottobre del 1944, alle ore 13,30. Ricordo come fosse ieri: eravamo vicini di stanza, stavamo parlando di cose amene, quando venne il portinaio a chiamarlo, dicendo che due signori lo attendevano in portineria. Ricordo che dissi al Padre le testuali parole: “Padre, non vada, perché la portano via!”. Il Padre sorrise, se ne andò in stanza, forse a prendere quel poco che aveva (aveva dato anche la sua biancheria personale ai poveri!) e poi zoppicando, se ne andò giù, e più non si vide.
Col P. Cortese fui ben poco a contatto, solo pochi mesi, perché prima era direttore del Messaggero, e quando ebbe finito il suo mandato è passato alla nostra comunità, e solo per quei pochi mesi lo potei vedere di frequente, ma della sua attività svolta a beneficio dei partigiani cristiani nulla seppi. Vedrò se potrò ottenere che un nostro caro Padre, che si dedica esclusivamente a cose nostre e della nostra Provincia, potrà preparami qualche cosa, perché in verità non saprei proprio cosa dire, se non che era un carissimo Confratello e zelante Sacerdote, studioso e pieno di spirito di sacrificio.
Se mi riuscirà, ed a breve scadenza, non mancherò di farle avere quanto lei desidera.
Con sensi di devota riconoscenza, La ossequi e pregandoLa di qualche ricordo nella S. Messa.
P. Stefano Fogale

Non sappiamo se ci sia stato un seguito a questa lettera. Un filone d’indagine potrebbe però aprirsi, investigando in altri archivi.

fra Giorgio Laggioni, Vicepostulatore

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