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Nel discorso di oggi per il 70° anniversario della liberazione dell'Italia dal Nazifascismo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto citare il nostro confratello Padre Placido Cortese, francescano conventuale, le sorelle Martini, sue collaboratrici e altri uomini e donne di Padova impegnati tra il 43 e il 45 nella rete di resistenza, che Cortese aveva creato per salvare i più perseguitati dal regime.
Per conoscere meglio la figura di Padre Placido Cortese, di cui abbiamo celebrato quest'anno il 70° della crudele tortura e uccisione per la sua opera benemerita, vero martirio di carità, si può consultare questa pagina.
Ecco il video con il passaggio dal discorsi del presidente.


Trascrizione:

Tanti eroi hanno donato la vita per la nostra libertà, dai "piccoli maestri" che hanno lasciato gli studi per salire in montagna, alle donne che hanno affrontato a testa alta il rischio più alto e la prigionia. A questi dobbiamo affiancare gli eroi quotidiani che salvarono vite, che diedero rifugio ad ebrei, che si prestarono a compiti di cura o di supporto.
Come le sorelle Lidia, Liliana e Teresa Martini, padovane, che guidarono la fuga dai campi di concentramento di decine e decine di prigionieri alleati, prima dando loro il pane e un nascondiglio, poi instradandoli nottetempo verso la Svizzera, attraverso la rete costruita da padre Placido Cortese e da due latinisti di grande fama, Ezio Franceschini, dell'Università Cattolica, e Concetto Marchesi, in seguito rettore dell'Ateneo di Padova e deputato comunista. Senza questa dimensione popolare, senza questa fraterna collaborazione tra persone di idee politiche diverse, l'Italia avrebbe fatto molta più fatica a recuperare la dignità smarrita.

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