Sanzeno 6 dal convento spaziando
Dal 2 all'8 maggio p. Giovannni Voltan, Ministro Provinciale, ha visitato le comunità conventuali di Rovereto e di Sanzeno, nella Provincia autonoma di Trento. Ecco il suo "diario":

ROVERETO: Convento San Francesco d'Assisi, Unità Pastorale delle Parrocchie San Giovanni Battista in Borgo Sacco e San Giorgio
Rovereto 3 chiesa parr.  S. Giovanni Battista di Borgo SaccoA Rovereto-TN, in Vallagarina, inizio la visita alle nostre due comunità del Trentino. La presenza qui è recente: correva l'anno 1980 quando l'allora vescovo di Trento, Alessandro M. Gottardi, propose ai frati l'assunzione della parrocchia S. Giovanni Battista in Borgo Sacco, porzione della città (seimila persone) situata verso l'Adige. Poi, nel 2010, il vicario generale della diocesi, ora divenuto vescovo, mons. Lauro Tisi, propose di assumere anche la parrocchia vicina di S. Giorgio (tremila parrocchiani circa) nell'intento di fare delle due realtà, San Giovanni Battista e San Giorgio, un' "unità pastorale" con percorsi comuni, e al contempo valorizzando le peculiarità di ciascuna, sfruttando spazi esistenti come il vivace "patronato" di Sacco.
I frati sono quattro: Nicola, Lorenzo, Gianni e Bruno. Quando si è in parrocchia per noi frati la sfida è sempre la stessa: mostrare il volto comunitario di una fraternità che insieme, nella necessaria ripartizione dei ruoli, anima ed accompagna l'intera comunità cristiana. I frati ci provano e le persone si sentono, -ritornello già sentito-, davvero fortunate ad avere guida e compagnia dei frati. Di questi e di chi li ha preceduti. Bella la memoria della gente per chi c'è stato e la stima per chi c'è. Le sfide, o potenzialità per chiamarle in altro modo, sono il percorso sinodale dell'unità pastorale, la formazione di animatori ed educatori, l'accoglienza delle nuove famiglie, i gruppi famigliari, la cura della 'nuova' catechesi familiare e del mondo giovani. Una specie di mission impossible, se condotta da soli, possible se insieme, passo dopo passo, condividendo gli ideali del Vangelo, in fraternità.
Rovereto 2  convento San Francesco dAssisi in Borgo SaccoRovereto 6 chiesa parr. di San Giorgio

SANZENO: Convento dei Ss. Martiri Anauniensi. Basilica dei Ss. Martiri Anauniensi, Santuario di San Romedio, Unità pastorale di Sanzeno-Banco-Casez
Sanzeno 2 Basilica dei Ss. Martiri AnauniensiDa Rovereto a Sanzeno, in Anaunia, nome latino della Val di Non, il viaggio è breve e leggiadro, lasciando i vigneti della piana rotaliana e lasciandosi circondare da infinite distesi di meli incorniciati, sullo sfondo, dalle dolomiti di Brenta e dalle Maddalene. Siamo nel regno della "Melinda". Prima che essa regnasse sovrana in ogni dove, questa valle generosa ha dato alla nostra Provincia religiosa molti frati, sacerdoti, missionari. Nel 2004 accettammo, dopo la chiusura del convento e seminario minore in una parte della valle, -la "terza sponda", ad Arsio di Brez-, di accogliere l'invito della diocesi tridentina di animare due capoluoghi spirituali di valle, diocesi e regione: il santuario San Romedio e la basilica dei Ss. Martiri Anauniensi e di seguire una piccola unità pastorale di mille anime in tutto, costituita dalle parrocchie di Sanzeno, Banco e Casez. Partì così un capitolo nuovo della nostra 'antica' presenza in Val di Non (il convento di Arsio era stato aperto nel 1959).
Romedio era un nobile di Thaur (vicino a Innsbruk) vissuto nell'XI secolo: di ritorno da Roma, accogliendo le suggestioni del pellegrinaggio e la testimonianza dei
Sanzeno 4 luogo del martirio e sepolcro dei Ss. Martiri nella Basilica martiri anauniensi da tutto quello che ha ai poveri e si ritira, da eremita, sul cocuzzolo di uno spuntone di roccia situato in fondo a un canyon, a tre chilometri da Sanzeno, luogo del martirio di Sisinio, Martirio, Alessandro (questi i nomi dei tre martiri, uccisi per la fede nel 397). I citati martiri erano dei laici, cristiani della Cappadocia giunti a Milano: il vescovo Ambrogio li invia al vescovo di Trento, Vigilio, che affida loro l'evangelizzazione di una parte di diocesi (splendido esempio di cooperazione tra chiese!). Dopo dieci anni di mietitura, i tre sigillano con il sangue la loro testimonianza: sul luogo del martirio sorge ora la grande basilica, punto di riferimento della chiesa trentina che assieme a san Vigilio, li onora come coloro che hanno portato il Vangelo in terra trentina.
I frati sono quattro, Giorgio, Tiziano, Mario e Antonel ed insieme animano i due santuari e l'unità pastorale. Serve molto qui, come ...dappertutto!, l'accoglienza fraterna del pellegrino, la capacità narrativa per una catechesi che partendo dalla lezione dei santi indichi la bellezza della vita cristiana. E, da parte dei frati, il saper fare squadra per animare questi luoghi, mettendosi accanto alla gente. Il silenzio, l'incanto della creazione nell'avvicendarsi delle stagioni, coniugano bene servizio e contemplazione, dandone anche la possibilità a quanti cercano il Signore (in San Romedio di recente alcune piccole stanze sono state predisposte a luogo di eremo, mentre Casa Santi Martiri, vicino a convento e basilica, offrono luogo per campiscuola e momenti di sosta). Così, tra terra e cielo, i frati cercano di indicare la via bella e buona del Vangelo. Quasi una tentazione, più del golden della Melinda, per chi sa accoglierla.

Fr. Giovanni Voltan, Ministro Provinciale

Sanzeno 1 convento Ss. Martini Anauniensi e Casa Ss. Martiri
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