Dal 6 al 10 giugno 2016 il Ministro Provinciale si è recato in Visita Canonica alla Comunità di Camposampiero. Ecco il suo diario:

Camposampiero 1 Santuario della Visione Chiesa dei ss Giovanni B e AntonioCAMPOSAMPIERO (Padova) Convento e Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Antonio. Santuari Antoniani: della Visione e del Noce.

Una volta steso il calendario della visita alle comunità, non m'ero subito accorto che la visita ai conventi del Santo-Padova, Arcella, Camposampiero, così fortemente annodati alla vita di s. Antonio, veniva a cadere a ridosso o pienamente dentro la "Tredicina" in suo onore. È stata quindi una grazia vedere con i miei occhi quanto il Santo "mobilita" tante persone che aderiscono alle varie iniziative che precedono la sua festa, pregando la "tredicina".

Camposampiero è il convento più grande dopo quello del Santo a Padova: 25 i frati e anche qui, dopo il guardiano, fr. Valentino, tralascio di inserire gli altri ventiquattro nomi. Tra questi anche sei giovani frati, freschi di professione solenne. Di recente, in maggio, alla comunità è mancato fr. Ermenegildo, ricco di anni e di una vita buona. Anche qui, come a Padova, confratelli brasiliani, rumeni, indonesiani, ghanesi donano un timbro internazionale alla fraternità che è impegnata su diversi fronti. Anzitutto l'assistenza al Santuario della Visione ove è molto richiesto il sacramento della riconciliazione, l'ascolto, la partecipazione all'eucarestia e momenti di preghiera. C'è poi, dal 2000, nei luoghi che furono del seminario minore, la Casa di Spiritualità che offre corsi di esercizi spirituali "classici" e sforna diverse proposte formative. La conduzione è affidata a fr. Joao in sinergia con quattro suore Terziarie Francescane Elisabettine che vivono in uno spazio della Casa stessa.

Sempre negli spazi dell'ex seminario minore, si trova l'OGF, l'Oasi Giovani e Famiglie, luoghi per gruppi, giovani e famiglie che da anni convergono a Camposampiero. Un vero movimento, con un proprio statuto, le "FFF" che stan per Fraternità Familiari Francescane, composto da ben 10 fraternità di sposi-giovani famiglie, la fraternità fidanzati e la fraternità "legami spezzati" per quanti vivono peso e disagio della separazione. Per tutti, ognuno nella propria specificità, la proposta di un cammino umano-cristiano improntato alla spiritualità francescana.

Due frati poi, frati Enio e Francesco, sono impegnati nella cappellania dell'ospedale e della casa di riposo cittadini, nel ministero delicato accanto ai malati e loro familiari.Camposampiero 2 il chiostro di Convento e Casa di Spiritualit

Mi pare di aver detto tutto o quasi, e comunque solo parzialmente, della realtà pastorale di questa fraternità e dei suoi ambiti: santuariale, della spiritualità, della sanità, giovanile-vocazionale, familiare.

Manca però il "movente" della presenza e del servizio: è s. Antonio che, dopo l'intensa predicazione quaresimale tenuta a Padova nella primavera del 1231, "anelando trovare una tranquilla solitudine" (Vita Assidua 15,2) dalla metà di maggio al 13 giugno, dimorò a Camposampiero, nell'eremo di s. Giovanni Battista, annesso all'omonima chiesetta che i frati ebbero in dono dal conte Tiso VI nel 1229. Visto un possente albero di noce, nei pressi dell'eremo, il Santo chiese di poter avere, sospeso tra terra e cielo, una cella pensile per una più profonda intimità con Dio e per poter concludere i Sermones, commenti ai vangeli ad uso dei predicatori. Da Camposampiero frate Antonio, sentendosi approssimare "sorella morte" chiese, il 13 giugno 1231, di poter passare da questo mondo al Padre, a Padova, presso la chiesetta di S. Maria Mater Domini. Ma l'incontrò avvenne all'Arcella, come ormai sapete. Frate Antonio aveva solo 36 anni.
Camposampiero 9 interno affrescato del Santuario del NoceSantuari Antoniani al plurale: c'è quello della Visione, ove in una cella mantenutasi nei secoli, il Santo potè vedere e stringere il Bambino Gesù (Camposampiero come la Greccio di Francesco, la Betlemme antoniana) e il Santuario del Noce, nel luogo ove sorgeva quel poderoso albero. Il piccolo tempio del Noce, un gioiello affrescato da G. Tessari, è ora ufficiato dal Secondo Ordine Francescano ovvero dalle Sorelle Clarisse. Sono 14 donne che seguendo la Madre s. Chiara vivono il carisma francescano-clariano della contemplazione ed accoglienza-ascolto delle persone. Al Noce è possibile, nelle diverse ore liturgiche, pregare con loro.

E non c'è due senza tre: anche il cosiddetto Terz'Ordine Francescano, o per meglio dire oggi, l'Ordine Francescano Secolare, è presente ai Santuari, così come la Milizia dell'Immacolata fondata dal confratello s. Massimiliano M. Kolbe. Quest'ultimo venne a Camposampiero anche per una visita al camposanto: un caro suo amico, p. Girolamo Biasi, confondatore della Milizia, era morto giovane, a 32 anni, offrendo la sua malattia al bene della Chiesa. Ora, dopo che è stato aperta la causa, i resti del Servo di Dio sono presso il Santuario della Visione.

Come all'Arcella, dopo aver riuniti i frati per il capitolo conventuale, sulla via di casa, son passato alla tomba di fraternità presso il cimitero, lieto d'aver visitato vivi e defunti.

Fr. Giovanni Voltan, Ministro Provinciale
Camposampiero 8 Santuario del Noce e il Monastero s. Antonio e b Elena Enselmini Camposampiero 6 vicini alla festa di s Antonio
camposampiero 7 spazi della nuova penitenzieria del Santuario della Visione Camposampiero 5 la cella della Visione
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